Il senso di condividere esperienze Multidisciplinari in questo Blog
Recentemente sono stato invitato dalla Direzione di una rivista dedicata agli studi professionali a scrivere un articolo parlando della mia/nostra esperienza. Questo ha generato in me due pensieri: l’ormai famosa frase di Draghi “Whatever it takes!“ ed un rapido excursus della mia vita professionale.
Infatti, questi due elementi, si fondono generando, di fatto, il mio percorso di vita dedicato alla realizzazione di un modello professionale multidisciplinare.
Inevitabilmente, non posso parlare di multidisciplinarietà senza parlare della mia vita professionale e della mia vita.

Background
Facciamo un veloce salto di oltre trenta anni addietro dove, ancora garzone di bottega, già con il marchio di ristrutturatore d’impresa, fui invitato a coordinare il lavoro di un team professionale in una pratica di ristrutturazione per un’impresa. Il mio compito era quello di gestire i rapporti, lo scambio di documentazione ed informazioni tra l’impresa ed i professionisti coinvolti. Mi trovavo in una epoca ben lontana dalla tecnologia attuale, fatta di cartelle da archivio con i lacci e robusti trolley per il loro trasporto tra professionisti sostanzialmente in “disaccordo”.
Fu in quel momento, che nella mia testa comincia a farsi spazio un pensiero:
ma una semplice tavola rotonda dove sono presenti tutti gli interessati
per affrontare con efficacia e velocità gli aspetti legati alla pratica, non è possibile?
Questa idea ha cominciato a maturare con me e a crescere fino ad arrivare al progetto che oggi stiamo realizzando con continui e costanti miglioramenti.
Nel tempo ho comunque partecipato a varie associazioni professionali, sempre con vocazione multidisciplinare, che rimanevano belle esperienze ma prive, però, di concretezza e lungimiranza.
Forte della notevole esperienza maturata e grazie del contributo della mia socia, dott.ssa Luana Fogal, nel 2017, utilizzando lo strumento societario della S.p.A. STP l’idea ha preso forma.
La nascita di un progetto Multidisciplinare
Ma veniamo al cuore dell’argomento (e del progetto BFA Sistema S.p.A. STP).
La nostra compagine sociale, ancora ristretta, è formata da: tre commercialisti, un consulente del lavoro, un avvocato ed una figura non iscritta ad alcun ordine professionale, ma con competenze nella parte organizzativa.
Con grande impegno abbiamo investito molte risorse nella creazione di un vero modello operativo-organizzativo e di una specifica filosofia aziendale.
L’approccio “multidisciplinare” è infatti una vera e propria filosofia che va vista in maniera “integralista” e solo con la costanza si potranno avere risultati concreti percepibili dalla struttura e dai soggetti con cui collabora ed interagisce.

Quando il lavoro diventa di squadra, occorre creare la squadra capace di lavorare in sinergia con ruoli ben identificati. Ciò permette di poter aprire più “cantieri”, mantenendo un buono standard qualitativo e conservando il controllo delle operazioni in field coerentemente all’approccio complessivo.
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Il team professionale poggia sulla figura del generalista, in grado di dialogare con il cliente e trasferire le richieste ai professionisti bravissimi, ma troppo focalizzati sulla propria competenza specifica.
Anni addietro gli interlocutori con cui mi relazionavo mi guardavano con facce stranite quando esponevo concetti organizzativi di una struttura professionale diversi da quelli standard. Invece, altri professionisti che a parole concordavano, all’atto pratico non modificavano l’approccio classico.
La mia personale idea è che ormai, fatto salvo alcuni casi, sia in azienda che in ambito professionale non si può più evitare di avere la figura del generalista e di una organizzazione con competenze contaminate.
La conoscenza al centro
Mi ha confortato leggere che, Primo Levi, nel 1978 nella propria opera “La chiave a stella” scriveva un concetto simile:
Nel prossimo futuro cambieranno equilibri e modi di vedere, abitudini e attitudini ma la necessità di mettere assieme competenze ed abilità da applicare ad un problema che renda la vita più facile a qualcun altro rimarrà la forza trainante per dare significato alle nostre esistenze.
Una conoscenza allargata, flessibile e trasversale è la chiave per il futuro.
Specialmente in questi momenti di incertezza emerge l’importanza di aver coltivato una conoscenza olistica che ci prepari alle enormi incertezze da affrontare. È la nostra predisposizione ad affrontare gli ostacoli, la nostra genetica di specie che ci chiede ed impone di focalizzare le capacità sia innate che acquisite in vista di un miglioramento.
Il consulente ha il compito di risolvere problemi. Ottenere conferme, rappresenta il raggiungimento di una maturità professionale fatta da un’approccio multidisciplinare, da capacità trasversali ed amore per il proprio lavoro.
Auguro a tutti e a me stesso, per primo, di essere capace di costruire una squadra di professionisti con cui confrontarsi, di non perdere la sensibilità nel comprendere dove le proprie abilità e potenzialità incidano positivamente sul lavoro dei collaboratori e sul percepito dei clienti.
Concludendo, questo è quanto mi/ci ha spinto ad investire in questo progetto, con questa filosofia, perché riteniamo che sia il modo di lavorare del futuro (presente) e tutto ciò ci ha portato, tra gli altri progetti, anche al lancio di questo Blog destinato alle PMI.
L’obiettivo è: raccogliere, analizzare, comprendere e, possibilmente, affrontare le esigenze degli Imprenditori PMI. Perchè spesso essi, hanno necessità di “generalità” per un confronto/appoggio a trecentosessanta gradi che esplori le dimensioni aziendali in ampiezza e profondità.