Sempre di più il termine Digital Transformation è entrato nel vocabolario quotidiano delle aziende. Se ne parla a tutti i livelli: ne parla l’imprenditore, ne parlano i manager e ne parlano le persone che gestiscono le attività quotidiane dell’ufficio.
È probabilmente uno dei “trend topic” del momento ed è difficile trovare un’azienda che non stia sperimentando progettualità di trasformazione digitale. Il tema e la sua rilevanza sono stati ribaditi una volta in più durante lo scorso G20 in Indonesia di fine 2022.
Una delle definizioni che, secondo me, ne restituisce una fotografia realistica può essere la seguente:
“un insieme di cambiamenti abilitati dalle nuove tecnologie, in termini: operativi, gestionali, organizzativi, manageriali e di cultura interna.”
Io ritengo che la Digital Transformation debba essere un’occasione per ripensare e semplificare il modo di lavorare in azienda, facendo leva sulle nuove tecnologie.
Non deve essere una copia digitale delle attuali modalità di lavoro o un mero upgrade tecnologico. Il tutto tenendo sempre bene in considerazione il problema da risolvere e/o il vantaggio che si vuole conseguire.
Quali aspetti prendere in considerazione?
Nell’equazione della Digital Transformation quindi si possono tenere in considerazione tre elementi:
- Tecnologia quale fattore abilitante di nuovi modi di lavorare;
- Valore e/o vantaggio creato dall’usare nuovi strumenti di lavoro;
- Livello di adozione della tecnologia da parte delle persone nella quotidianità e conseguente sviluppo di nuove competenze in azienda.
Per questo motivo credo che le Funzioni HR debbano sempre di più partecipare attivamente ai progetti di trasformazione digitale, mettendo in campo tutti i loro strumenti di supporto e affiancamento alle persone affinché ogni progetto digitale possa divenire un caso di successo.
Alcuni esempi possono essere:
- formazione e upskilling di team e persone;
- analisi e riprogettazione di ruoli e responsabilità all’interno dell’organizzazione;
- ottimizzazione dei processi interni, eliminando le attività a basso valore aggiunto;
- attivazione di percorsi di adozione e change management;
- comunicazione interna ed ingaggio delle persone;
e non solo!
Da dove partire, quindi?
Le esperienze progettuali degli ultimi anni mi portano a suggerire di applicare una metodologia specifica di gestione dei progetti di trasformazione digitale, basata su:
- Creare un team di progetto, già dalle prime battute, che sia multidisciplinare tra IT, Business e HR;
- Operare uno scouting delle tecnologie di mercato per le specifiche esigenze e/o obiettivi e raccogliere informazioni su best practises ed opportunità create dall’adozione della nuova tecnologia;
- Gestire il progetto di trasformazione digitale in modo integrato, mettendo al centro le persone per un’efficace adozione della tecnologia.
Il successo risiede nell’armonizzare queste 3 componenti affidando un mandato chiaro ai manager dell’azienda.