Ogni persona giornalmente viene colpita da un numero infinito di stimoli. Solo in Italia il numero di utenti attivi sui Social Network si aggira attorno ai 35 milioni (fonte di wearesocial), nei quali vengono pubblicati migliaia e migliaia di post, video, foto, commenti.
Ma chi o cosa decide cosa vediamo e cosa no?
Gli algoritmi.
Gli algoritmi: cosa sono e come funzionano
Col termine “algoritmo” intendiamo, tecnicamente, quel procedimento sistematico di calcolo che viene attivato per analizzare i dati.
Nei Social Media, in particolare, hanno lo scopo di filtrare le numerosissime informazioni che popolano la rete e di creare degli ecosistemi personalizzati, in modo da mostrare all’utente solo i contenuti più affini ai suoi interessi.
Grazie a questo tipo di “intelligenza artificiale” vengono create delle esperienze positive, che spingono le persone a restare sulla piattaforma per il maggior tempo possibile.
Capire come “ragionano” gli algoritmi dei Social Network è importante sia per i professionisti che utilizzano questi strumenti per lavoro, ma soprattutto per i privati che vogliono avere più controllo della loro bacheca e di quello che accade all’interno della piattaforma.

Uno dei pilastri portanti su cui si reggono gli algoritmi è l’engagement, ovvero le interazioni che avvengono all’interno della piattaforma. Queste azioni possono avvenire attraverso like, commenti, visualizzazioni o condivisioni. L’algoritmo, successivamente, associa un valore alle varie interazioni compiute dal singolo utente e come risultato finale quest’ultimo vedrà una bacheca “feed” personalizzata, completamente diversa da qualsiasi altro utente della piattaforma.
Ogni piattaforma ha il proprio funzionamento
Ogni social utilizza il proprio algoritmo per funzionare e creare l’ecosistema di contenuti da mostrare all’utente. L’algoritmo di Instagram è diverso da quello di Facebook, che è diverso da quello di YouTube, e così via.
Analizzando l’algoritmo di Facebook possiamo notare che si basa su tre variabili:
- Il tempo trascorso dal momento in cui creiamo un contenuto a quello in cui riceviamo le prime interazioni.
- Il livello di relazione che intercorre tra il creatore del post e chi ci ha interagito.
- La quantità di interazioni (like, commenti, condivisioni).
Youtube invece fa dipendere l’algoritmo da altre variabili, come la qualità dei video e i dati demografici, che meglio inquadrano gli interessi degli utenti.
Le logiche dell’algoritmo di Instagram sono diverse da quelle viste in precedenza in quanto ogni sezione di Instagram ha una propria intelligenza che persegue obiettivi diversi. I fattori di ranking fondamentali sono:
- Engagement. Gli utenti che interagiscono con molti dei nostri contenuti hanno maggiori probabilità di visualizzare i nostri contenuti futuri. Il continuo coinvolgimento è importante per costruire un pubblico fedele.
- Interesse per contenuti simili. Si basa sull’interesse per account simili al nostro da parte degli utenti che esplorano Instagram. Se interagiscono con altri contenuti simili ai nostri, gli utenti hanno maggiori probabilità di visualizzare i nostri post.
- Rilevanza. Quando si pubblica un post su Instagram, l’algoritmo gli assegna un punteggio di rilevanza che poi influisce sulla sua visibilità nei feed.

Gli interessi dell’utente al centro
Gli algoritmi sono indispensabili per rende i social un luogo “tuo”.
Immaginiamo di scorrere fra milioni di contenuti che ogni giorno vengono mostrati senza una logica: rischieremmo di perdere interesse e in poco tempo cambieremmo piattaforma.
Il lato oscuro col quale possiamo imbatterci è che dopo anni di utilizzo i Social Network potrebbero mostrare solo quello che ha a che fare con le nostre convinzioni e interessi più stretti, con il rischio che venga oscurato tutto il resto. In questo modo perdiamo due elementi fondamentali per l’esistenza dei social: il confronto e la varietà di contenuti.
Siamo abituati a pensare ai Social Media come un luogo capace di farci comunicare e relazionare con chiunque; milioni di persone provenienti da luoghi diversi che pubblicano e pubblicizzano le più svariate idee.
Queste piattaforme sono nate per questo ma, come abbiamo appena visto, non è sempre così.
Come possono gli algoritmi aiutare la tua Azienda
I Social Media non sono soltanto dei canali per aumentare la visibilità dell’Azienda. Sono piazze virtuali in cui possiamo ascoltare le esigenze dei clienti ed entrare in relazione con loro.
Sviluppiamo, strutturiamo e creiamo contenuti sui social volti a ridurre le distanze con le nostre buyer personas, creare coinvolgimento, fidelizzare il target al brand e promuovere le singole iniziative.
Grazie a questi strumenti la comunicazione è cambiata rispetto a qualche anno fa, ora infatti è molto più dinamica. Un utente può relazionarsi con il brand ed il contrario, il brand può reazionari con l’utente e l’utente può influenzare gli altri utenti.